Enogastronomia
Ultima modifica 23 febbraio 2024
I piatti tipici della gastronomia locale non si discostano molto dalle caratteristiche della cucina calabrese in particolare e, più in generale meridionale. L'olio, le verdure, i legumi e la pasta fatta in casa, sulla tavola dei cassanesi abbondano. La cucina di Cassano tiene insieme le ricette tradizionali tramandate da madre in figlia, e dei prodotti di una terra generosa.
Primi piatti
Di sicuro i “maccaruni cu’ firritt” (maccheroni al ferretto) conditi con il sugo di capretto e ricotta salata, occupano un posto di rilievo nella cucina tradizionale del paese. Ma non sono da meno anche la “lagane e ciciri” (tagliatelle fatte in casa e ceci), gli spaghetti con le sarde o con le alici e la mollica di pane, la pasta con i broccoli, gli gnocchi sia con le patate, sia semplici preparati con farina e acqua calda.
Secondi piatti e altro
Tra i secondi piatti di cane ricordiamo la carne di capretto, di agnello e di castrato. Fra le carni bianche, a farla da padrone è il coniglio alla cacciatora. Tra i secondi piatti di pesce, il primo posto lo meritano di sicuro il baccalà o stoccafisso con le patate. “Cancariddri fritt cu' gove e zazizz” (peperoni fritti con uova e salsiccia), è un piatto principe della tradizione culinaria di Cassano. Forse non sarà molto salutare ma, di sicuro, è una vera delizia. Così come difficilmente un cassanese si contiene davanti ai “Frittuli” (parti del maiale che restano dopo aver tolto tutta la parte nobile da utilizzare per salsicce soppressate). E che dire della “Gelatina”? Una vera leccornia preparata con lo stinco del maiale, le cotiche, le orecchie, foglie di alloro peperoncino piccante e aceto di vino bianco.
Il caviale cassanese è “a' sardiceddra”, ossia il bianchetto lavorato con la polvere di peperoncino, irrinunciabile negli antipasti. Ma con il bianchetto a Cassano si fanno anche gustose frittelle. Tipica della tradizione culinaria cassanese è anche “a pitta n’chiusa”, una sorta di pizza fatta con la pasta del pane ripiena di verdura o peperoni. Fra i contorni più antichi, la menzione d'onore va a "i' paten mpacchiuse", patate mpacchiuse, fritte con poco olio in modo che le patate tagliate a fettine sottili, si attacano fra loro.
Tra i formaggi il più tipico è il "caciocavallo"; il "butirro", una piccola provola che nasconde al suo interno un cuore burro; il pecorino dal sapore forte e piccante.
Dolci
I dolci riguardano soprattutto le tradizioni pasquali e natalizie. A Pasqua sulla tavola non può mancare “u’ tortano” con le uova. Questo pane di Pasqua dalle forme più variegate, si consumato durante il pranzo pasquale e nelle scampagnate di Pasquetta con salsiccia, soppressata e la tipica frittata con asparagi. I “tortani” più piccoli si chiamano “cuzzuli”. Ovviamente c’è anche la versione dolce ed è la treccia Pasquale. Sempre con le uova incastonate che devono essere, come tradizione vuole, sempre in numero dispari e ricoperta di confettini e codine colorate.
Il Natale cassanese è caratterizzato da varie leccornie. In questo periodo, infatti, si preparano dolcetti dai gusti più vari: la "cicerata", ottenuta da piccoli "ceci" di pasta frolla ricoperti di miele; la "giurgiulena", una specie di torrone composto di semi di sesamo e miele; i “scaliddre” e, infine, i "cannariculi”, tocchetti di pasta frolla farciti con miele o mosto cotto.
A queste delizie si aggiungo le “Crocette” (i crucette), realizzate con fichi secchi, cannella, zucchero, noci (a volte mandorle) e scorzette di limone o di arancio. Infine, a Cassano non è domenica se a fine pranzo non ci sono i Sospiri (i cannistredde), tipico dolcetto delle spose perché queste piccole golosità di soffice pan di spagna farcite con crema, sono interamente ricoperte di glassa bianca.